Amen – Francesco Gabbani – Sanremo 2016 – Con Testo

Amen è la canzone con cui Francesco Gabbani, cantautore e polistrumentista nasto a Carrara (Ms) il 9 Settembre del 1982, ha vinto il Festival di Sanremo 2016 nella categoria Nuove proposte.

Francesco spiega così il brano scritto insieme a Fabio Ilacqua: Una canzone alla quale tengo molto. È speciale perché dietro al ritmo ballerino, melodia fresca, semplice, si cela l’idea di stimolare una riflessione sul modo di vivere di oggi, quando davanti ai problemi aspettiamo il miracolo che li risolva. Ma il miracolo siamo noi.

Amen, che ha vinto anche il premio della critica Mia Martini, è contenuta nell’album Eternamente ora, disponibile a partire dal 12 febbraio 2016.

Francesco Gabbani Eternamente Ora album cover

Il testo di Amen – in download su iTunes

Alla porta i barbari, nascondi provviste e spiccioli
sotto la coda, sotto la coda, sotto la coda.
E i trafficanti d’organi, e le razzie dei vandali
sono di moda, sono di moda, sono di moda.

Un visionario mistico all’università
mi disse l’utopia ci salverà.
Astemi in coma etilico per l’infelicità
la messa ormai é finita figli, andate in pace
cala il vento, nessun dissenso, di nuovo tutto tace.

E allora avanti popolo
che spera in un miracolo
elaboriamo il lutto con un Amen.
Dal ricco in look ascetico, al povero di spirito
dimentichiamo tutto con un Amen.

Il portamento atletico, il trattamento estetico
sono di moda, sono di moda, sempre di moda.
Ho l’abito del monaco, la barba del filosofo
muovo la coda, muovo la coda, colpo di coda.

Gesù s’é fatto agnostico, i killer si convertono
qualcuno è già in odor di santità.
La folla in coda negli store dell’inutilità
l’offerta è già finita amici andate in pace
cala il vento, nessun dissenso, di nuovo tutto tace

E allora avanti popolo
che spera in un miracolo
elaboriamo il lutto con un Amen.
Dal ricco in look ascetico, al povero di spirito
dimentichiamo tutto con un Amen.

E l’uomo si addormentò e nel sogno creò il mondo
lì viveva in armonia con gli uccelli del cielo e i pesci del mare
la terra spontanea donava i suoi frutti in abbondanza
non v’era la guerra, la morte, la malattia, la sofferenza

poi si svegliò…

E allora avanti popolo
che spera in un miracolo
elaboriamo il lutto con un Amen.
Dal ricco in look ascetico, al povero di spirito
dimentichiamo tutto con un Amen.

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