Nessuno vuole essere Robin – Cesare Cremonini – Con Testo e Significato

Disponibile a partire dal 20 febbraio 2018, Nessuno vuole essere Robin è il secondo singolo estratto da Possibili Scenari, sesto album in studio di Cesare Cremonini, pubblicato il 24 novembre 2017.

Spiega Cesare Cremonini: “Questa canzone è un flusso di coscienza personale, mi è esplosa fra le mani come una detonazione ininterrotta dall’inizio alla fine del brano. Nessuno vuole essere Robin” è nata durante l’inverno scorso, in una sera delle tante, tantissime, passate a ossessionarmi sulle luci musicali da seguire per la composizione del nuovo album. La chitarra. Una voce amata, al mio fianco. Non ricordo bene quale fosse l’argomento, mi parlava da un po’. Sembrava soffrire, ma non la sentivo, ero già entrato nel mio mondo: quello con un cartello luminoso che mi copre la faccia e dice: “sto scrivendo”. Immagino sia molto fastidioso starmi di fianco, perché in quei casi non sono più molto presente. Mi rifugio totalmente dentro di me e addio. La sua voce comunque non mi accarezzava, andava e veniva, così ho iniziato a sentire che per me era troppo. Ecco la fuga, lì a portata di mano. Sono uscito dalla finestra e ho iniziato a volare lontano, fino a un’altra città, un altro pianeta, un’altra via, un’altra casa. Eccomi davanti al portone di una donna perduta. Davanti al rifiuto di una felicità ovvia. Meritata. Mai avvenuta. Come mai sono venuto stasera? Bella domanda. Ero lì per cercare rifugio. Shelter from the storm. Dentro a questa canzone, io credo ci sia tutto quello che ho perso e non ritrovato. Il rifiuto che si compie con la scusa del cane apre un’altra porta.

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Come mai sono venuto stasera, bella domanda
Se ti dicessi che mi manca il tuo cane ci crederesti,
Che in cucina ho tutto tranne che il sale me lo daresti
C’ho una spina in gola che mi fa male, fa male, fa male
Fammi un’altra domanda che non riesco a parlare
Quel che vorrei dirti stasera è “Non ha importanza”

È solo che a guardarti negli occhi mi ci perdo
Quando il cielo è silenzioso e mi nevica dentro
Se giurassi di dormire con te non toccarti, toccarti, toccarti
Ma certo puoi dormire col cane
Sai quanta gente ci vive coi cani e ci parla
Come gli esseri umani
Intanto i giorni che passano accanto li vedi
Partire come treni che non hanno i binari
Ma ali di carta e quanti inutili scemi
Per strada o su Facebook
Che si credono geni
Ma parlano a caso mentre noi ci lasciamo di notte
Piangiamo e poi dormiamo coi cani

Ti sei accorta anche tu
Che siamo tutti più soli
Tutti col numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
Che in questo mondo di eroi
Nessuno vuole essere Robin

È certo che è proprio strana la vita e ci somiglia
È una sala d’aspetto affollata e di provincia
C’è un bambino di fianco all’entrata che mi guarda
E mi chiede perché

Perché passiamo le notti aspettando una sveglia
Ci prendiamo una cotta per la prima disonesta
Complichiamo i rapporti come grandi cruciverba
E tu mi chiedi perché
Fammi un’altra domanda che non riesco a parlare

Sai quanta gente sorride alla vita e se la canta
Aspettando il domani, intanto i giorni che passano accanto
Li vedi partire come treni che non hanno i binari eppure vanno in orario
E quanti inutili scemi per strada o su Facebook
Che si credono geni ma parlano a caso
E mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani

Ti sei accorta anche tu
Che siamo tutti più soli
Tutti col numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
Che in questo mondo di eroi
Nessuno vuole essere Robin

Come mai sono venuto stasera
Come mai sono venuto stasera
Bella domanda

Una risposta

  1. U furnagliolu ha detto:

    Minchia cioppu bedda sta canzuni

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