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PadreMadre – Cesare Cremonini – Testo e Significato

PadreMadre è il terzo singolo estratto da Bagus, primo album da solista di Cesare Cremonini, pubblicato il 15 novembre 2002.

Il brano è un messaggio di Cremonini diretto ai propri genitori nel quale il cantante ammette quanto sia più facile riuscire a dire determinate cose attraverso una canzone. Cremonini ha dichiarato che si tratta del brano più “vero” ed intimista dell’intero album”[1]. Con questa canzone Cesare Cremonini si è aggiudicato il Premio Lunezia 2003 “Poesia del rock”. (Wikipedia)

Il testo di PadreMadre – disponibile per il download digitale su Amazon o su iTunes

Padre, occhi gialli e stanchi
Nelle sopracciglia il suo dolore da raccontarmi
Madre, gonna lunga ai fianchi
Nelle sue guance gli anni e i pranzi coi parenti
Non mi senti? O non mi ascolti
Mentre piango ad occhi chiusi sotto al letto

Padre, e se mi manchi
È perché ho dato più importanza ai miei lamenti
Madre, perché piangi?
Ma non mi hai detto tu che una lacrima è un segreto?
Ed io ci credo ma non ti vedo
Mentre grido e canto le mie prime note

Ma se una canzone che stia al posto mio non c’è
Eccola qua, è come se, foste con me!

Padre, mille anni
E quante bombe sono esplose nei tuoi ricordi
Madre, tra I gioielli
Sono ancora il più prezioso tra i diamanti?
Ma non mi ascolti, non mi senti
Mentre parto sulla nave dei potenti

Ma se una canzone che stia al posto mio non c’è
Eccola qua, è come se, foste con me!
Ma se una canzone che stia al posto mio non c’è
Eccola qua, è come se, foste con me!

Padre, occhi gialli e stanchi
Cerca ancora nei tuoi proverbi a illuminarmi
Madre, butta I panni
E prova ancora se ne hai voglia a coccolarmi
Perché mi manchi
E se son stato così lontano è stato solo per salvarmi
Così lontano è stato solo per salvarmi
Così lontano è stato solo per salvarmi

Ma se una canzone che stia al posto mio non c’è
Eccola qua, è come se, foste con me!
È come se, foste con me!
È come se, foste con me!


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