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I migliori consigli per allestire un home studio

Quando arriva il momento di predisporre il materiale, le attrezzature e gli strumenti per la realizzazione di uno studio di registrazione domestico occorre fare mente locale su tutta una serie di aspetti chiave, che contribuiranno a rendere l’ambiente perfetto per svolgere l’attività di produzione e registrazione. E’ necessario infatti fare in modo che non si verifichino problemi di audio, per esempio disturbi ambientali oppure toni deboli.

La forma della stanza, la grandezza e la posizione

Per prima cosa sarà importante scegliere la stanza all’interno della quale andare ad allestire lo studio: l’elemento chiave da tenere presente è la forma, sottolineando come uno spazio quadrato non sarà proprio l’ideale visto che potrà dare problemi in fase di post produzione. Attenzione anche alle superfici, che non dovranno essere piatte, e alle pareti parallele che riflettono i suoni. Una stanza molto grande, che però non abbia forma né quadrata come detto né rettangolare, rappresenta senza dubbio una scelta azzeccata per trasformarla in home studio. Si dovrà poi tenere anche in considerazione l’inquinamento acustico, sempre al momento di scegliere il luogo da allestire. La stanza ideale è quella un po’ separata rispetto al resto dell’appartamento, insomma la cosa migliore sarebbe che fosse distante da eventuali e tipiche fonti disturbanti. Qualche esempio? Lavatrice, finestre affacciate su strade trafficate, elettrodomestici rumorosi e così via.

Uno spazio creativo in cui registrare, produrre e collaborare

Un home studio dovrà necessariamente essere anche uno spazio creativo, all’interno del quale i dj producer passeranno parecchio tempo registrando oppure collaborando in molti modi differenti. Come assicurarsi che questo spazio possa stimolare quindi la creatività, sotto l’aspetto professionale? Senza dubbio allestendo lo spazio a propria immagine e somiglianza, facendo in modo che il tempo trascorso all’interno possa risultare produttivo e al tempo stesso piacevole. E questo al netto della necessaria attrezzatura home studio che dovrà essere acquistata, magari confrontando prodotti e offerte sulle piattaforme ecommerce degli specialisti. In previsione di invitare ospiti nell’home studio, ad esempio per prendere parte a podcast, oppure di avviare collaborazioni musicali o ricevere dei clienti, lo spazio dovrà essere in grado di trasmettere l’immagine professionale che si vuol far passare all’esterno. Il livello di progettazione e di cura del dettaglio deve essere esattamente lo stesso che si utilizzerebbe per la creazione di un home office.

Per fare in modo che la stanza restituisca suoni perfetti non occorre procedere alla sua insonorizzazione, anche perché questo vorrebbe dire realizzare un ambiente del tutto separato in quella stanza. E’ il suono che deve essere ottimizzato e il relativo procedimento si chiama trattamento del suono. Si cercano cioè tutti gli aspetti complessi e problematici dello studio, studiando il modo di coprire i relativi spazi in modo da assorbire le onde sonore. Sarà comunque utile fare mente locale sul fatto che molti oggetti normalmente presenti nelle nostre case possono essere utilizzati per mitigare i suoni. Anzi, meno una stanza risulta essere vuota e meglio può assorbire. Quali oggetti? Sicuramente tappeti, cuscini e coperte sono perfetti per ridurre l’eco, inoltre librerie fitte e scaffali pieni potranno al tempo stesso attutire l’eco rispetto a quanto farebbero delle pareti piatte (anche le tende possono aiutare a ridurre le vibrazioni che arrivano dalle finestre).


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