Simply Red… of shame

Splendidi Quarantenni è andato a vedere il concerto dei Simply Red a Piazzola sul Brenta. Questa la sua cronaca…

Che i rossi di pelo non fossero proprio facilissimi da gestire ce lo ha insegnato la tradizione, non solo veneta; ma che fosse necessario anche interpretare le bizze degli artisti fulvi, interrogandosi per giorni sul loro bizzarro contegno, questo proprio ce lo saremmo risparmiati.

Il motivo per cui Mick Hucknall, frontman e ormai unico componente dei Simply Red, abbia piantato in asso in fan accorsi a Piazzola sul Brenta (PD) il 26 luglio scorso non è ancora dato sapere.

Accompagnato da una band ristretta ma di tutto rispetto (7 elementi, certo, ma non gli 11 schierati su altri palchi italiani) Hucknall si è presentato in forma strepitosa, degna di uno splendido neo-cinquantenne, dimentico dei gonfiori regalati in passato da reiterati assaggi del vino rosso (di cui è produttore alle pendici dell’Etna con l’etichetta ” Il cantante”) e con una voce intatta, precisissima nell’intonazione e calda come ce la ricordavamo a metà degli anni 80.

Ebbene, dopo sedici brani ottimamente eseguiti per i quali la platea accomodata di fronte a Villa Contarini compostamente si dimena, il nostro improvvisamente abbandona il palco, lasciando interdetti pure i musici accompagnatori. Qualche timida invocazione per i bis ed il rosso torna sul palco, bontà sua, con l’espressione incazzata di un chitarrista punk a cui hanno appena spento la chitarra incendiata. Fa due brani, di cui l’ultimo “If you don’t know me by now”, pezzo black da cantare di pancia, ce lo somministra senza il minimo trasporto, glaciale, di maniera.

Poi sparisce senza salutare ( alla faccia del farewell tour). Non un cenno con la testa. Non una mano alzata. La gente ora in piedi per fargli festa, rimane basita. Si accendono le luci e, niente, si va tutti a casa con trentacinque minuti di anticipo sulla scaletta promessa.

Nessuna spiegazione fornita successivamente. Pubblico pagante (e non poco) e nemmeno meritevole di sapere dove o che cosa ha sbagliato col rosso Mick; insomma, cornuto e mazziato.

Che dite, chiedere il rimborso del biglietto, tanto per farsi rispettare?

2 risposte

  1. arcureo ha detto:

    Mah, l’organizzazione c’entra ben poco. Se uno è testa di cazzo l’organizzazione cosa può farci? Scrivete all’azienda vinicola di ciccio àccnall e dategli della figa isterica direttamente! 😉

  2. my way ha detto:

    Cosaaaaaaa?!?
    Altro che rimborso! Qui volano mail di protesta all’organizzazione!

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