Il cielo di Roma – Aiello – Testo e Significato

Il cielo di Roma è una canzone estratta da Ex Voto, album di Aiello pubblicato il 27 settembre 2019. Il brano è entrato in rotazione radiofonica mercoledì 1 gennaio 2020.

Aiello Ex Voto album 2019 cover

Il significato

Il cielo di Roma racconta l’intimo legame che unisce l’artista alla capitale. Nel testo vengono evocate le origini di Aiello, vibrazioni e ricordi che non cambiano nel tempo, perché indelebili nella memoria. Fissare la notte, salire su un tetto, toccare le stelle, contemplare le lucciole, tutto questo accade sotto il cielo più ispirazionale del mondo, il Cielo di Roma. Il brano è forse il più evocativo dell’intero disco, senza dubbio una fotografia inedita della città eterna.

Biografia di Aiello

Cosentino di nascita, romano di adozione, Aiello ha iniziato a studiare pianoforte e violino a 10 anni mostrando da subito interesse per i grandi nomi della scena soul. A 16 anni scrive i primi testi e nel 2011 pubblica la sua prima canzone “Riparo”, alla quale seguono altri due singoli dall’impronta pop-autoriale. Nella primavera 2017 pubblica “Hi-Hello”, il suo primo EP, un progetto indie-pop, elettronico, anticipato dal singolo “Come Stai”. La canzone resterà per diverse settimane al numero uno della classifica Radio Airplay (Rockol), “Absolute Beginners”.

Aiello ha registrato i sold out delle anteprime di Milano e Roma in meno di 48 ore e il tutto esaurito della data di Napoli dell’EX VOTO TOUR 2020, ha raggiunto 11.8 milioni di stream su Spotify e 6 milioni di visualizzazioni su YouTube con Arsenico, ha inoltre collezionato oltre 7 milioni di visualizzazioni con La mia ultima storia

Ex Voto è disponibile in streaming, download digitale e CD fisico su Amazon e in digitale su iTunes.

Il testo di Il cielo di Roma – Aiello

Tutte le volte che sono in volo
Mi torna in mente la maestra Gianna
Suo figlio è molto intelligente
Ma sta sempre con la testa tra le nuvole

Mia madre non sapeva cosa dire
I voti erano comunque buoni
E poi la Gianna aveva ragione
Lei mentre spiegava io giocavo col sole

Certe cose non cambiano
Molte di queste rimangono
Come tutte le volte che ti incontro per strada
E la strada si alza a me pare di stare
Sopra il cielo di Roma
Sopra il cielo di Roma
Sopra il cielo di Roma
A fissare la notte
A toccare le stelle con te

Tutte le volte che scendo in Calabria
Mi torna in mente che il mare mi manca
Correvo in spiaggia per fumare in pace
Quando litigavo e tu rubavi la mia voce

Mio padre mi cercava sul telefonino
Ma sul telefono c’era la musica
Così io toglievo la linea per ore
E iniziavo a salire sulle nuvole buone

Certe cose non cambiano
Molte di queste rimangono
Come tutte le volte che ti incontro per strada
E la strada si alza a me pare di stare
Sopra il cielo di Roma
Sopra il cielo di Roma
Sopra il cielo di Roma
A fissare la notte
A toccare le stelle con te

Torneranno quelle notti in vespa
Io, tu e il montone di mio padre
Le sue tasche larghe, le tue mani fredde
Torneranno le pizze e poi l’amore
Il cane che vuole salire sul letto
E tanto noi saremo già saliti sul tetto
E se piove?
Ma che importa
Non dirmi che non vuoi bagnarti
Torneranno i cinema d’estate
Le corse a casa dopo il mare
Le lucciole a Roma come diceva Lorenzo
E sarà bellissimo di nuovo
Tanto Roma è bella sempre, quasi come noi

Certe cose non cambiano
Molte di queste rimangono
Come tutte le volte che ti incontro per strada
E la strada si alza a me pare di stare
Sopra il cielo di Roma
Certe cose non cambiano
Sopra il cielo di Roma
Sopra il cielo di Roma
Certe cose non cambiano
A fissare la notte
A toccare le stelle con te

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