Monolocale – Francesca Michielin – Fabri Fibra – Testo

Monolocale è una canzone di Francesca Michielin che vede la collaborazione di Fabri Fibra. Si tratta del quarto singolo estratto da Feat (stato di natura), suo quarto album in studio pubblicato il 13 marzo 2020.

Francesca Michielin FEAT (Stato di Natura) album artwork

Monolocale è stato presentata in anteprima durante l’evento al Milano Multietnica Set, realizzato negli spazi di Triennale Milano il 5 marzo 2020. Il videoclip è stato pubblicato sul canale YouTube della cantante il 7 aprile 2020. Tutte le scene sno state realizzate a New York da Giacomo Triglia e Edoardo Carlo Bolli nell’aprile 2019 (tranne scena Harlem Globetrotter e Ballo Bambini 1976).

Il significato

Racconta Francesca Michielin: “Il monolocale rappresenta per me il simbolo del “vivere sintetico”: poco spazio per la propria vita quotidiana, ma anche per il dialogo. Il passaggio dalla natura incontaminata agli spazi ristretti e chiusi della città è traumatico e influisce anche sulle relazioni. Il contributo di Fabri Fibra mi ha offerto spunti di riflessione in un brano ironico. Lui è stato il primo che ho scelto di incontrare e al quale ho proposto questo featuring, che è stato il primo che ho scritto. L’incontro con lui mi ha dato la giusta energia per partire con tutto il progetto.

Il comunicato descrive la canzone come un brano nel quale R&B e gospel si uniscono, in un incontro-scontro tra la solennità dei suoni e la tematica urban. Lo special del brano è un omaggio all’universo musicale di Francesca, con una citazione ai riff di John Frusciante dei Red Hot Chilli Peppers. La cantautrice rinnova così la sua collaborazione con Fabri Fibra in un brano nel quale il rap, grazie all’unione con la melodia gospel, le permette di rendere concreta la sua idea di “vivere sintetico” anche attraverso i suoni, descrivendo – con una prospettiva al contrario – la vita di coppia di chi sta insieme a un artista che mentre si afferma, si allontana.

Il testo di Monolocale

Cosa finisce dietro tutti i pianoforti?
Le matite che non vuole più nessuno
Forse c’avresti scritto la canzone per cambiare
La tua vita e quella di qualcuno
Ma aspetterò che la tua voce mi arrivi da un piano e voce
Sentendo il tuo CD
Aspetterò l’ultima traccia, quella in cui mi urli in faccia
Che sei andato via da qui

Ho visto una tua foto dentro al centro commerciale
Non ti assomigli più
Una volta vivevamo io e te in un monolocale
E adesso dimmi tu

[Fabri Fibra]
Faccio interviste senza dire che son triste
Non vesto come quelle star famose sulle riviste
La gente crede a tutto, non resiste
È sempre alla ricerca di qualcosa che non esiste (No)
Mi sento male, tu non mi pensare
Anzi, pensami, ma non pensare male di me
Mi manca quel monolocale, l’hotel è grande
Non mi riprendo, vienimi a cercare se mi perdo
Se mi perdoni, ma quante incomprensioni?
C’è chi mi aspetta fuori (Seh), odio questi ascensori
Non chiedo mai favori, i fan fanno paragoni, pressioni
A qualunque ora dicono: “Corri, pensa ai soldi, il tempo vola”

Ho visto una tua foto dentro al centro commerciale
E non ci riesco più
Una volta vivevamo io e te in un monolocale
E adesso dimmi tu
Vendono il tuo disco dentro al centro commerciale
E non mi guardi più
Fa ridere vedere che ti fai fotografare
Non sembri neanche tu

Uh-uh, uh-uh, uh-uh, uh (Adesso dimmi tu)
Uh-uh, uh-uh, uh-uh, uh (Spegni la TV)

Spegni la TV, spegni la TV
Non ti basto più, non ti basto più (Spegni la TV)
Spegni la TV, spegni la TV
Non ci bastiamo più, non ci baciamo più (Spegni la TV)
Le cose di una volta io me le ricordo ancora
Alle cose di oggi io non ci voglio pensare più
Spegni la TV
Non pensarci più

Ho visto una tua foto dentro al centro commerciale
E non ci riesco più
Una volta vivevamo io e te in un monolocale
E adesso dimmi tu
Vendono il tuo disco dentro al centro commerciale
E non mi guardi più
Fa ridere vedere che ti fai fotografare
Non sembri neanche tu

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