Baustelle – Contro il mondo – Testo e Significato

Disponibile e a partire da giovedì 5 gennaio e in radio a partire dal 6 gennaio 2023, Contro il mondo è una canzone dei Baustelle.

Baustelle - Contro il mondo - Testo e Significato

Il significato di Contro il mondo

Scritta da Francesco Bianconi, Contro il mondo è una canzone in cui tradizione e azzardo si mischiano, dando prova ancora una volta della loro innata capacità di essere accattivanti, provocatori e profondamente all’avanguardia nel racconto della realtà che ci circonda. La quotidianità fatta di yoga, di aperitivi e di routine si scontra con la necessità di evasione che culmina in un grido di ribellione, il tutto a suon di rock and roll e atmosfere retrò.

Dichiarano i Baustelle: “Dove eravamo rimasti? Quanto tempo è passato? Chi sperava che saremmo migliorati ovviamente si sbagliava. Si continua piuttosto a vivere, con la ferocia di sempre e musica nuova. Questa canzone si chiama “Contro il mondo”: è una storiella, un film, una parabola, un grido, basso-rullante-chitarra elettrica, gomma da masticare. Il nostro ritorno al criticismo e al rock and roll. Maneggiate con cura”

Ascolta Contro il mondo

Un video è stato pubblicato sul canale youtube ufficiale della band. La canzone è inoltre disponibile su tutte le piattaforme di streaming online compresa amazon.

Il testo di Contro il mondo

Tutto sommato adesso è facile fare una sintesi ben distaccata
Ricordi il primavera festival quando mi hai detto ciao e sei svenuta
Il giorno dopo nella camera a strisce blu dell’hotel ti sei spogliata
Dei quattro stracci da folletto freak da punkbestia chic e ti ho baciata

Non ho soldi in tasca e zero amici anche mia madre non la sento più
E anche se triste e dark e depressiva la tua musica mi tira su
Io voglio quello che vuoi tu

Essere contro il mondo e invece averlo addosso in 120 mq di parquet
Avere un cane un taglio un figlio del successo, andare a leggere i giornali in un caffè
Svegliarsi tardi la mattina criticare il grande vuoto la sinistra che non c’è
farsi di yoga e qualche droga supplicare di esser popolari

In fin dei conti adesso è comodo fare un’analisi approfondita
Invece solo cinque anni fa chiedevi aiuto senza via d’uscita
Fiore strappato sei venuta da me causando un’emorragia nella mia vita
Perché l’amore rende ciechi se c’è e non distingui Silvia Plath da un parassita

Che poi tuo padre ce li avesse i soldi a me non importava neanche più
E ti guardavo mentre nuda scrivevi le battute di una serie TV
dicevi “sono quello che sei tu”

Essere contro il mondo e invece averlo addosso in 120 mq di parquet
Avere un cane un taglio un figlio del successo, andare a leggere i giornali in un caffè
Svegliarsi tardi la mattina criticare il grande vuoto la sinistra che non c’è
Farsi di yoga e qualche droga supplicare di esser popolari

E un giorno ti ho scoperto a letto con un altro
però non mi ha fatto male sai perché
perché siam tutti uguali cani nel deserto

Io vivo contro il mondo invece ce l’ho addosso
vivo di potere e sangue come te
mi piace uccidere mentire aver successo
andare a bere a cazzeggiare in un caffè

mi sveglio presto la mattina lascio stare
il grande vuoto la sinistra scelgo se farmi di coca o coca cola
o canticchiare le canzoni estive