L’abitudine – Francesco Gabbani – Testo e Significato

Disponibile in radio e in digitale a partire da venerdì 7 aprile 2023, L’abitudine è una canzone di Francesco Gabbani. Il brano è scritto con Fabio Ilacqua, autore, insieme a lui, di canzoni di successo come Amen, Occidentali’s Karma e Volevamo solo essere felici.

L'abitudine - Francesco Gabbani - Testo e Significato

Il significato

“L’abitudine” racconta l’assuefazione apatica al vivere, la consuetudine a ripetere gesti e pensieri in maniera quasi passiva, galleggiando sulla pelle del mondo come comparse prive di pensiero, come luoghi comuni, “copiando” la vita anziché reinventarla. Il cuore di questo brano è l’invito a riappropriarci delle nostre vite.

Ascolta la canzone

Un audio del brano è disponibile sul canale youtube dell’artista. È inoltre disponibile su tutte le piattaforme di streaming online, inclusa amazon, dove è possibile anche acquistare il file mp3.

Il testo de L’abitudine

E girano, girano gli uomini sopra la giostra del mondo
Come i valzer delle cameriere fra i tavolini alla fine del giorno
E girano mosconi e chiacchiere nei saloni dei parrucchieri
Girano i tacchi delle signore a notte fonda sui marciapiedi
E nel week-end in processione nei supermercati
Narcotizzati dalle occasioni: Comprare ed essere comprati
E io e te accarezzati da una gioia breve
e dal sorriso delle cassiere soddisfatti o rimborsati, sommersi o salvati?

Beato il cane al passo del padrone
e che è uno stupido per vocazione
e chi, siccome tiene un osso in bocca
non dirà la sua opinione
beati tutti gli uomini per bene
chi non sapeva e chi non vuol sapere
e chi ha confuso l’abitudine con la felicità

E girano, girano gli uomini
d’un dolceamaro girare in tondo
di vecchi amanti nelle balere
come falene alla fine del giorno
e girano motori e femmine
girano i cacciabombardieri
mille caviglie, mille tagliole
intorno al pozzo dei desideri

E nel week-end, in confessione nei supermercati,
tra gli affettati e le comunioni: mangiare ed essere mangiati
Ed io e te affaticati da un dolore lieve e dalle trombe e dalle bandiere
sorridenti e circondati. Sommersi o salvati?

Beato il cane al passo del padrone
e che è uno stupido per vocazione
e chi, siccome tiene un osso in bocca
non dirà la sua opinione
beati tutti gli uomini per bene
chi non sapeva e chi non vuol sapere
e chi ha confuso l’abitudine con la felicità

Ed io rinnego tutto prima del blackout, prima che faccia notte
prima che il vento arrivi e il gallo canti tre volte

Beato il cane al passo del padrone
e che è uno stupido per vocazione
e chi, siccome tiene un osso in bocca
non dirà la sua opinione
beati tutti gli uomini per bene
chi non sapeva e chi non vuol sapere
e chi ha confuso l’abitudine con la felicità

E chi ha confuso l’abitudine con la felicità
e girano girano gli uomini